H2oro, ITINERARIA

Una produzione della Compagnia teatrale ITINERARIA diretta da Roberto Carusi, Interprete: Fabrizio De Giovanni, Regia: Emiliano Viscardi

Uno spettacolo di teatro-denuncia, un’opera di teatro di derivazione televisiva in cui la forma dello spettacolo diventa un pretesto-contesto per sensibilizzare il pubblico alle tematiche connesse allo sfruttamento della risorsa acqua e per veicolare suggerimenti e comportamenti sullo sfruttamento consapevole dell’acqua. In scena un attore pochi oggetti scenici: un tavolo, una sedia, uno schermo su cui proiettare videoclip, un leggìo, un attore e una voce recitante brani extra-testo.

La forma dello spettacolo ricorda il lavoro di Beppe Grillo.  Il testo messo in scena alterna dati statistici, risultati scientifici, riflessioni morali, e gag intrise di ironia tagliente. Alla freddezza dei dati si aggiungono le trovate comiche e paradossali. Un fiume di notizie di numeri e dichiarazioni deve necessariamente essere trattato con indifferenza sarcastica e con comicità arguta.

Il tipo di recitazione è dunque fondamentale per interpretare un testo così spurio e variegato nella tipologie testuali. Recitazione serrata, rapida sequenza quasi senza pause quando si tratta di fornire dati, lenta e calda quando si devono mettere in rilievo le tirate di riflessione collettiva. Pochi cambi di costume per segnare il passaggio di funzione da attore a presentatore multimediali.

Questi i momenti topici del rituale della comunità: l’illuminazione, la catarsi di fronte all’oggettività dei risultati offerti dalle statistiche orienta e prepara il pubblico ad accogliere le tesi proposte dal testo. Una testo a tesi dunque. L’azione è ridotta all’essenziale e non è mai determinante serve solo a movimentare lo sguardo dello spettatore e tenere desta l’attenzione e solo pochissime volte diventa funzionale allo svolgimento narrativo. L’entrata in scena del secondo attore diventa cesura, pausa introduttiva o di commento alla visione di un videoclip: micro-testo preparato come argomentazione da confutare ai fini della tesi centrale.

Un pastiche di sottogeneri teatrali: il monologo, l’improvvisazione, la declamazione di un manifesto, la schermaglia con il videoclip, la discesa tra il pubblico, la satira, la caricatura. Non ci sono ruoli né personaggi, solo il testo.

Domina dunque il testo ma la forza e l’energia che il testo può suscitare sono mediati dalla sensibilità e dalle capacità dell’attore che deve saper agirlo.