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Call for papers URBINOIR 2014, Chlorophyl Killers, Piante che uccidono

Call for papers URBINOIR 2014

Chlorophyl Killers, piante che uccidono:  pozioni, veleni, intrugli e tisane della buonanotte

Tra il mondo animale e quello vegetale esiste un rapporto di interconnessione profonda e vitale: l’uno non potrebbe esistere senza l’altro. Fra uomini e piante, poi, questo reciproco legame è divenuto nel corso dei secoli dominio dei primi sui secondi. Il dominio umano sul regno vegetale è divenuto strumento politico, economico e di morte per altri uomini. L’uso nel linguaggio di analogie – strutturali, formali o di processo – derivate dal mondo vegetale ne testimoniano la connessione profonda con la sua origine. La parola latina humus ha la stessa radice di humanum, così come stirps, in latino tronco dell’albero, dà vita a ceppo familiare, e propago, propaggine, a lignaggio.

Nel complesso e variegato mondo vegetale esistono piante dai poteri formidabili: alcune curano i mali e le sofferenze del corpo, altre sono in grado di farci sognare o di donare il riposo dalle fatiche quotidiane, altre sono temibili nemiche della vita. Poche, specialissime erbe racchiudono in sé capacità del tutto particolari: sono fonte di gioia e dolore, di saggezza e di follia, di appagamento amoroso e di quiete profonda tanto da rasentare il sonno eterno. L’umanità nel corso dei secoli ha imparato a conoscerle e manipolarle a seconda degli usi e delle applicazioni, a classificarle e renderle sicuri strumenti di controllo della vita o della morte.

La lunghissima tradizione scientifica che la conoscenza umana ha realizzato per applicare le singole proprietà delle piante trova un’estesa letteratura in cui non può sfuggire alcuna eccezione; tale letteratura è legata agli usi alimentari, terapeutici, energetici, farmacologici, e alle pratiche collezionistiche, simboliche, rituali. Nelle arti letterarie, poi, l’elemento vegetale ha costituito un topos diffuso e presente in tutte le tradizioni culturali. Pozioni, veleni e intrugli si trovano come motivo ricorrente dal mondo classico a quello magico-esoterico, a quello narrativo di genere.

Si accettano proposte di contributo sulle tematiche presentate, in ambito letterario, linguistico, storico, artistico, scientifico. Saranno privilegiate le piante pericolose, carnivore, spinose, velenose – quelle che, appunto, uccidono. Si prega di inviare un abstract (di circa 400-500 parole) a entrambi i seguenti indirizzi:

giuseppe.puntarello@istruzione.it

urbinoir@uniurb.it

entro il 30 luglio 2014.