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L’ambiente di apprendimento on line, un ambiente autopoietico

Per comprendere meglio le caratteristiche di un ambiente di apprendimento on-line, potrebbe essere utile soffermarsi un istante sulle differenze che lo contaddistinguono da un ambiente di apprendimento in presenza. Nella formazione in presenza, l’aula, la scuola, diventa un “contenitore di materiali”, uno spazio finalizzato a funzioni determinate in tempi precisi. Il docente è un “trasmettitore del sapere”, un mediatore tra lo studente e la disciplina, nella formazione on-line invece, la mediazione del docente è sostituita dall’ambiente stesso che: – permette la rappresentazione iconica del percorso – diventa la MAPPA che collega i contenuti e guida gli stessi – è uno strumento di interazione.

Visto nell’ottica dell’e-learning, l’ambiente è il primo contatto dell’utente con la struttura didattica. Secondo recenti studi, gli elementi che contraddistinguono un ambiente efficace sono: accoglienza, flessibilità, accessibilità e usabilità. Come un progettista può creare una struttura che rispetti tali requisiti? Sicuramente va operato uno studio in termini di utilizzo, non solo da parte del discente, ma anche e prima, da parte del docente, che dal canto suo può non avere competenze tecniche tali da poter gestire la piattaforma. L’ambiente va costruito attorno ai suoi fruitori, con la consapevolezza che il ruolo del docente è un ruolo di supporto (scaffolding[1]), il cui peso andrà via via alleggerendosi in modo inversamente proporzionale alla consapevolezza che ha lo studente dell’ambiente e degli strumenti che lo caratterizzano.

E’ un SISTEMA [AUTOPOIETICO][2], cioè flessibile e modificabile in tempo reale. Può infatti trasformarsi e arricchirsi con materiali e contributi per soddisfare le esigenze formative di ognuno. E’ per questo che un ambiente di apprendimento on-line deve essere personalizzabile (deve fornire consigli su cosa e come studiare, materiali di studio e spazi per interventi) e flessibile. L’ambiente è un CRONOTOPO[3]: il presente che raccoglie il passato (memoria del percorso effettuato) e il futuro (percorso da effettuare). Lo spazio e il tempo si fondono nell’ambiente e diventano inscindibili. Nell’ambiente di apprendimento on-line, possono evidenziarsi la presenza di tre reti che sono autonome ma interagiscono tra loro: -LA RETE DEI SAPERI: collega tra loro i materiali. Considerato che l’accesso ai materiali non è unico, questo offre la possibilità di costruire percorsi personalizzati. -LA RETE DEI TOOL (web forum, chat, condivisione di documenti): sono spazi in cui avvengono l’interazione, le discussioni, la condivisione. Molto importante è organizzare attività di sintesi che mettano insieme tutte le idee emerse dalle discussioni per poter fare il punto sulla costruzione della conoscenza prodotta, altrimenti non ci sarebbero progressi nel percorso didattico. -LA RETE DEI SOGGETTI: in una modalità di lavoro on-line si sviluppano relazioni personali che permettono la condivisione di conoscenze e l’elaborazione in gruppo di strategie risolutive di problemi. Tutto questo stimola l’apprendimento collaborativo e di conseguenza significativi avanzamenti delle competenze. In un ambiente di apprendimento on-line dunque, sono raccolti e interagiscono: strumenti della comunicazione, spazi personali per una metariflessione individuale ed autonoma del percorso realizzato, materiali di supporto preparati da docenti e tutor e prodotti degli allievi, figure queste ultime, centrali in un tale contesto formativo. Da questo si evince che un ambiente di apprendimento on-line non è un semplice bagaglio di informazioni ma uno SPAZIO DI LAVORO in cui vari attori si incontrano, si ascoltano, dialogano, prelevano e producono materiali. In sintesi si può affermare che è “un luogo dove coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi di attività di apprendimento guidato o di problem-solving”.

GIUSEPPE PUNTARELLO (C)