Archivi tag: tecnologie dell’apprendimento

Wiki, strumento di cooperazione e conoscenza

Ah la cooperazione in rete! quante volte ci ha salvato! quanti problemi risolti consultando i forum specializzati o le community.

Credo che il wiki sia uno strumento importante per co-costruire conoscenza. Richiede però un’incessante negoziazione fra i partecipanti. Quando si inizia un’attività di gruppo sarebbe bene procedere con prudenza ed evitare interventi censori che inibiscono il lavoro di produzione, sopratutto quando si è nella fase di redazione testuale. Bisognerebbe attendere le versioni definitive per esercitare il diritto alla polemica e alla messa in crisi. Solo allora si può rinegoziare. La scadenza ravvicinata della consegna dei materiali e le pressioni esercitate in fase di elaborazione, credo che abbiano solo creato disagio, compromettendo anche la qualità dei lavori. Il lavoro in wiki dovrebbe tentare di essere scientifico, esaustivo e tassonomico, e questo richiede certamente più tempo e maggiore possibilità di negoziazione.


L’ambiente di apprendimento on line, un ambiente autopoietico

Per comprendere meglio le caratteristiche di un ambiente di apprendimento on-line, potrebbe essere utile soffermarsi un istante sulle differenze che lo contaddistinguono da un ambiente di apprendimento in presenza. Nella formazione in presenza, l’aula, la scuola, diventa un “contenitore di materiali”, uno spazio finalizzato a funzioni determinate in tempi precisi. Il docente è un “trasmettitore del sapere”, un mediatore tra lo studente e la disciplina, nella formazione on-line invece, la mediazione del docente è sostituita dall’ambiente stesso che: – permette la rappresentazione iconica del percorso – diventa la MAPPA che collega i contenuti e guida gli stessi – è uno strumento di interazione.

Visto nell’ottica dell’e-learning, l’ambiente è il primo contatto dell’utente con la struttura didattica. Secondo recenti studi, gli elementi che contraddistinguono un ambiente efficace sono: accoglienza, flessibilità, accessibilità e usabilità. Come un progettista può creare una struttura che rispetti tali requisiti? Sicuramente va operato uno studio in termini di utilizzo, non solo da parte del discente, ma anche e prima, da parte del docente, che dal canto suo può non avere competenze tecniche tali da poter gestire la piattaforma. L’ambiente va costruito attorno ai suoi fruitori, con la consapevolezza che il ruolo del docente è un ruolo di supporto (scaffolding[1]), il cui peso andrà via via alleggerendosi in modo inversamente proporzionale alla consapevolezza che ha lo studente dell’ambiente e degli strumenti che lo caratterizzano.

E’ un SISTEMA [AUTOPOIETICO][2], cioè flessibile e modificabile in tempo reale. Può infatti trasformarsi e arricchirsi con materiali e contributi per soddisfare le esigenze formative di ognuno. E’ per questo che un ambiente di apprendimento on-line deve essere personalizzabile (deve fornire consigli su cosa e come studiare, materiali di studio e spazi per interventi) e flessibile. L’ambiente è un CRONOTOPO[3]: il presente che raccoglie il passato (memoria del percorso effettuato) e il futuro (percorso da effettuare). Lo spazio e il tempo si fondono nell’ambiente e diventano inscindibili. Nell’ambiente di apprendimento on-line, possono evidenziarsi la presenza di tre reti che sono autonome ma interagiscono tra loro: -LA RETE DEI SAPERI: collega tra loro i materiali. Considerato che l’accesso ai materiali non è unico, questo offre la possibilità di costruire percorsi personalizzati. -LA RETE DEI TOOL (web forum, chat, condivisione di documenti): sono spazi in cui avvengono l’interazione, le discussioni, la condivisione. Molto importante è organizzare attività di sintesi che mettano insieme tutte le idee emerse dalle discussioni per poter fare il punto sulla costruzione della conoscenza prodotta, altrimenti non ci sarebbero progressi nel percorso didattico. -LA RETE DEI SOGGETTI: in una modalità di lavoro on-line si sviluppano relazioni personali che permettono la condivisione di conoscenze e l’elaborazione in gruppo di strategie risolutive di problemi. Tutto questo stimola l’apprendimento collaborativo e di conseguenza significativi avanzamenti delle competenze. In un ambiente di apprendimento on-line dunque, sono raccolti e interagiscono: strumenti della comunicazione, spazi personali per una metariflessione individuale ed autonoma del percorso realizzato, materiali di supporto preparati da docenti e tutor e prodotti degli allievi, figure queste ultime, centrali in un tale contesto formativo. Da questo si evince che un ambiente di apprendimento on-line non è un semplice bagaglio di informazioni ma uno SPAZIO DI LAVORO in cui vari attori si incontrano, si ascoltano, dialogano, prelevano e producono materiali. In sintesi si può affermare che è “un luogo dove coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi di attività di apprendimento guidato o di problem-solving”.

GIUSEPPE PUNTARELLO (C)

La scuola inattuale

Noi siamo sia la scuola che la società. O meglio, siamo la scuola che agisce nella società, per essa e con essa, ma ne subiamo anche l’azione che i suoi cambiamenti producono e che contribuiamo ogni giorno a produrre. La scuola, di una società, intendo di una comunità ne è l’aspetto esteriore e il suo cuore pulsante, il motore delle trasformazioni profonde e il mortaio dove combinare la cittadinanza attiva con lo sviluppo. Le idee della modernità passano certamente anche attraverso l’uso delle tecnologie e con il sapere che queste ultime riproducono, intervengono sul tempo dell’azione e sullo spazio del sapere. Il nostro compito è facilitare questi processi di velocizzazione e moltiplicazione degli spazi della conoscenza?  Forse sì,ma dobbiamo anche saper disseminare il respiro profondo della pausa, dell’ozio, del silenzio.

La società di cui siamo parte e di cui riproduciamo il modello culturale vuole essere modificata dalla nostra azione, ma la nostra azione non può modificare senza risorse.

Vi immaginate ogni aula dotata di un proiettore? o semplicemente attrezzata come vorrebbe la migliore delle azioni didattiche possibili? Io non ci riesco almeno qui ed ora. Diciamo che la scuola italiana è non al passo coi tempi i quali avanzano ad un passo nettamente più rapido.