Boogie doodle di Norman McLaren

Boogie doodle di Norman McLaren

Non arte di registrazione nè ancora cinema digitale l’opera di Norman McLaren è un un esempio di continuità con la tradizione artigianale del cinema d’animazione delle origini ma anche di anticipazione di un gusto e di un’estetica per la creazione di immagini in movimento che avremmo visto solo in anni recenti e solo dopo la diffusione delle nuove tecnologie. Potremmo definire anche questo cortometraggio, così come molti altri di Norman McLaren, un gioco di superficie nel doppio senso di creazione diretta sulla superficie della pellicola, sia nel piano della significazione anche se la natura astratta della rappresentazione ne farebbe per alcuni un modello di rappresentazione intellettualistica. Insisterei piuttosto sull’aspetto puramente visivo e sul piacere tutto superficiale dell’effetto di meraviglia che poteva suscitare immagini-movimento come quelle di questa piccola opera: Boogie doodle di Norman McLaren

Dal saggio di Darley a quello di Manovich. Dal piacere tutto visivo della spettacolarità di superficie alla passione tutta intellettuale di superare il cinema della macchina da presa con la forza del segno, del colore e della musica.